L’ovatta Napoleone

Ha nevicato per 2 giorni tutto è imbiancato e le strade sono alquanto non percorribili qui e là, ma oggi il sole splende alto e alle 09.30 ci ritroviamo in piazzale ad Aurisina. Siamo ben 6: io, Giusto, Edox, Pippo, Bonni e Zdenka. La meta è la Grotta Napoleone vicino alla cava nei pressi del Castelliere di Slivia: mio padre ne ha parlato per caso e siamo curiosi … Magari a sentimento troviamo qualcosa! Prendiamo un coffe e ci raggruppiamo in 2 auto soltanto (il “panfilo” di Edox e il Land di Pippo) poi con molta calma raggiungiamo l’imbocco della carrareccia.

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Cambio d’abito ed andiamo. Giusto all’armo, noialtri dietro e si comincia subito a ridere filosofeggiando sulla bandana di Edox ricevuta in prestito da Zdenka, sempre che si tratti di una bandana, di certo gode di poteri taumaturgici sovrannaturali e va ricaricata indossandola …  Un barbagianni esce dal pozzo e si ferma su un ramo a fissarci, purtroppo non riusciamo a fotografarlo. Tra un fix e l’altro in breve siamo alla base del primo pozzo a cielo aperto, ci circondano un mare di felci e qualche lamiera arrugginita. Giusto tribola un pò per trovare la finestra dove prosegue la cavità poi ci si infila seguito da Pippo e Bonni. Edox ed io iniziamo a ravanare alla base del cono detritico asserendo di “percepire corrente d’aria”: almeno stiamo tiepidi mentre gli altri proseguono, ma i risultati saranno assolutamente nulli. Faccio presente a Pippo che nei pozzetti successivi ci potrebbe essere una strettoia come specificato nella relazione del Catasto. Pippo minimizza e ci tranquillizza quando ecco che puntualmente Giusto si blocca: non ci passa e tutti i tentativi risultano vani. Si decide di battere in ritirata tutti assieme: siamo stati sbefeggiati a – 30 scarsi, non rimane che chiudere in modo guascone. La giornata è andata in “fumo”, tanto vale estrarre la stecca di torrone alle mandorle che mi porto appresso che appaga tutti tranne Zdenka che già è risalita seguita da Bonni.

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Scatta il tormentone: il torrone l’hanno inventato i francesi! E quante altre cose sono francesi?!? La Pantera Rosa, l’Ispettore Cluseau, il brie, lo champagne e poi non siamo oggi alla grotta Napoleone? Ouì monsieurs!!! Sbaccaniamo sul nulla. Poi seriamente guardo gli altri e faccio: certo che è un flash vedere tutto il Carso pieno di ovatta come oggi …. non è neve è ovatta, sennò perchè si direbbe “è tutto ovattato”?!?! Un attimo di silenzio poi gli altri esplodono ridendo. Risaliamo e provochiamo volutamente avalanches di ovatta sui sottostanti. Qualche buontempone indicando una rientranza in parete con tono francese apostrofa gli altri “il frà-turon secondo voi continua o no?!”: ne ricaverà numerosissime palle di neve.
Fuori sole e clima godibilissimo: Giusto estrae gelosamente un dolcetto di cioccolato bio dalla forma “anatomica”. Rimaniamo increduli, è il degno completamento di una giornata alquanto balzana: chokolade titt con petali di rosa recita l’etichetta. Questa ci mancava! Ridiamo ancora e assaporiamo di gusto il gateau. Alle macchine Pippo trova il finestrino del Land aperto, ma niente paura è solamente  l’ennesimo scherzo in una giornata ovattata  …. C’est la oaute! (come canta Caroline Loeb).

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