VG 1489 – Riesplorazione e Rilievo.

Come da programma oggi abbiamo raggiunto il fondo dell’Abisso ad Est della Stazione di Aurisina 1489 VG, completando l’armo con fix inox e stendendo un nuovo rilievo della cavità. Nonostante la profondità coincida quasi perfettamente con quanto indicato nel vecchio rilievo (attualmente un paio di metri in meno, sempre che le misurazioni dell’epoca fossero esatte…), la morfologia della grotta risulta in determinati punti piuttosto differente: subito sotto all’imbocco, ad esempio, non vi è traccia nè della breve parte orizzontale con la nicchia nè del masso ivi incastrato, per cui il “baratro” dal tombino precipita direttamente in verticale; gli ambienti, con l’eccezione della parte iniziale, sono ben più larghi e comodi, mentre la famosa lama di roccia di trentacinque metri che ostacolava la discesa da -15 a -50 è in gran parte scomparsa, essendone rimasto solamente un impressionante moncone alto una dozzina metri a metà pozzo… (e forse i due metri di detrito in più riscontrati al fondo della cavità). Nel corso dell’esplorazione non’è stata purtroppo notata alcuna possibilità di ulteriori prosecuzioni. Semisepolto in una rientranza della parete, durante la discesa è stato notato un elmetto italiano del 1915-18, plausibilmente appartenuto ad uno dei primi esploratori negli anni ’20: apparentemente ben conservato, si è letteralmente disintegrato quando abbiamo cercato di spostarlo… Il grado di inquinamento generale, tutto sommato, non ci è sembrato peggiore rispetto a tante altre cavità del Carso da noi investigate, con sporadici resti di schifezze penzolanti qua e là sulle pareti o semisepolti tra il detrito dei terrazzini, mentre per ciò che riguarda il rischio di contrarre particolari infezioni legate al passato utilizzo della cavità come fognatura dell’adiacente “Sanatorio” ovviamente non possediamo nè i mezzi nè la competenza per fare eventuali analisi e dare un parere autorevole: ci auguriamo comunque che quel minimo di precauzioni prese sia stato sufficiente ad evitarci di diventare futuri ospiti del sopracitato comprensorio, per la gioia degli epidemiologi..! Si sono cimentati quest’oggi nell’esplorazione Kubo, Toni, Pippo, Edox & Phil, mentre in appoggio esterno c’erano Giusto e Lara, con la piccola Emma.

(Rilievo del 1924 dal “Duemila Grotte”)

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