-567 sul carso triestino !!!

 

 

 

 

 

L’idea era venuta a Det tempo fà; già da tempo speleologi triestini in occasioni speciali si erano dedicati a maratone sul Carso… spesso dedicate al consumo etilico, a volte al gesto sportivo. Concatenare una serie di abissi per realizzare un meno mille sul carso triestino è cosa già fatta, tentata innumerevoli volte e un pò ci mancava. Complici l’essere liberi in quattro per un weekend di Canin e il maltempo che aveva frustrato le nostre aspirazioni, decidiamo di darci alla goliardata, e tentare l’ Impresa. Convinciamo rapidamente Celly che la sua Marea è l’unica abile all’impresa, la stiviamo di lenzuola e teli di naylon per la bisogna e partiamo per la prima tappa: abisso di Samatorza. Il giro è noto, la grotta è bella e per qualcuno è la prima volta; all’uscita c’è chi propone una tappa in osmizza-siamo partiti alle 4 di pomeriggio e ormai è ora di cena- ma viene ridotto al silenzio e minacciato di violenza.

Seconda tappa al Debeljak, solo il pozzone e il salto successivo (Celly ha studiato la cosa a tavolino e i metri saranno sufficienti…). All’uscita scopriamo che la millantata partecipazione di Potle alla nostra impresa ha un seguito! Ci ha cercato, vuole partecipare, anche se i messaggi lasciati nella casella vocale sono più da esorcismo che da uscita in grotta… ma la chiamata è delle 23, oramai è passata l’una e quindi con scarso convincimento lo informiamo della nostra prossima tappa, l’abisso I° di Gropada, tramite messaggio… sono oramai le due e ci arriva una telefonata: è a letto, con la moglie, ma ci garantisce di poter essere qui con noi entro 20 minuti… increduli, decidiamo di cenare e poi avviarci, tanto trattavasi di delirio da dormiveglia, e niente più.

Miscredenti! 23 minuti dopo eccolo arrivare, pronto a tutto:”Ecchecavolo, Potle, ma te dormi vestido sotto le coverte!?” Ad ogni modo è qui, con noi, e ci accompagna-e disarma- l’abisso… usciamo e lui scompare, torna a dormire visto che domani deve andare a Palmanova per lavoro, lasciando in noi il dubbio se sia stata realtà o illusione. Pochi indugi, il tempo scorre e siamo appena a metà dell’impresa; già si inziano a cercare scuse nel ginocchio ferito in Vietnam, la nonna malata che vorrebbe abbracciare un’ultima volta l’adorato nipote…”Ma scolta, la grotta Gigante val!? No, perchè sarìa comunque un zento metri e tra un poco la verzi...”

Oramai è mattina, ci aspetta l’abisso di Basovizza ma c’è già chi si ritira… non facciamo nomi che spargano infamia, siano il rimpianto e il rimorso a fare giustizia! Scendiamo e risaliamo quest’ultimo abisso, ma fuori cantano gli uccellini, la mattinata è bella e la voglia è più di cappuccino e brioches che di scendere la Plutone.

Leggo l’insubordinazione ed ammutinamento negli occhi di tutti (e nello specchietto retrovisore li scopro anche nei miei…): bene così, dunque, sarà per la prossima volta.


5 thoughts on “-567 sul carso triestino !!!

  1. Che sia il futuro “pozzo del buco nero” in Firn?? Pensate se la metratura fosse questa…altro che Nostradamus!
    Ma non è il Firn…ma ‘sto buco si apre sul Cocusso??

  2. MMMMMHHHH………..!!!! …Alcuni tratti di questo POZZONE hanno un chè di assai FAMILIARE…. vediamo se qualcuno scopre l’inghippo prima che scriviate la relazione di questa CURIOSA uscita! ahahahahahahahahahaaaaa!!!!!!!!!!!

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